"L'arte del macramè"
tradizione e innovazione
con schede didattiche
chiusure con scomparsa dei fili
esemplificazione di pizzo margarete
L'Opera prende in esame la storia del macramè delle origini arabe alla sua diffusione nei paesi del Mediterraneo che, nel corso dei secoli, hanno sentito l'influenza della cultura islamica.
La trattazione è rivolta all'analisi dell'arte dell'annodatura in Liguria e alle alterne vicende del suo sviluppo nel corso dei secoli, con particolare riferimento al periodo che segue la decadenza verificatasi tra la fine del XIX secolo e gli inizi del XX, determinata dal sorgere dei moderni opifici e dalla conseguente immissione sul mercato di pizzi meccanici a prezzi competitivi.
Viene dato rilievo alla ripresa della lavorazione del pizzo a nodi a partire dagli Anni Sessanta, grazie alle ormai storiche maestre Maria Chiappe e Maria Chiesa, che hanno svolto la loro attività di insegnamento nel territorio chiavarese; tale ripresa perdura anche ai nostri giorni, in quanto molte donne hanno appreso questa tecnica e cercano di diffonderla.
Nella Parte Prima sono fotografati disegni tipici liguri di notevole interesse, nella Seconda vi sono opere dell'autrice, esperta in questo settore; tali opere, pur ispirandosi alla tradizione, presentano un carattere innovativo per l'utilizzo di nuovi tessuti, per le chiusure con scomparsa dei fili e per la realizzazione di lavori tridimensionali.
L'Appendice è dedicata al pizzo margarete, rivisitazione tedesca del macramè.
Schede didattiche sulle chiusure con scomparsa dei fili corredano il testo, rendendolo interessante per le appassionate dell'arte dell'annodatura.